Partire per il GrandeNord Europeo

                         Chi è paolo2145       

2 marzo 2021

La primavera 2020 è stata la mia numero settantasei (o meglio sessantasedici: tanti anni fa promisi che avrei cessato con la moto prima dei settanta per cui resto d'obbligo nei sessanta), la numero uno fu quella del 45.
Oggi come ogni anno è impellente il desiderio di tornare nel GrandeNord in moto in solitaria dopo oltre quarant'anni che quasi ogni anno percorro quelle strade.

Poi, se Dio vorrà, qualche altra primavera per tornarci in auto spero di viverla ancora, se non è un chiedere troppo.



Mi proposi di andare a NordKapp nel lontano 1975, a trent'anni, in compagnia di mio padre, classe 1910, mio maestro di viaggi. In auto.

Ma finimmo ad Amsterdam, Londra, Parigi, Nizza, ad Oslo realzzai che desiderava altro che il GrandeNord e mi adeguai.

La sosta a Parigi al camping del Bois de Boulogne fu Galeotta, mi fece conoscere una cosa che non avevo mai immaginato esistesse: un camper.
A ottobre avevo già un camper mio, la notte di Natale dormimmo sotto alla Tour Eiffel con Giovanna, mia moglie, Giovanni due anni e Francesca un mese; Chiara sarebbe arrivata cinque anni dopo.

Nel 76 Norvegia Meridionale, nel 79 CapoNord con un nuovo camper, poi ancora nell’84, in compagnia di mio padre settantaquattrenne e di Giovanni undicenne.


Mio padre svolgeva le funzioni di CapoCuoco, Giovanni era Animatore della compagnia e Cicerone del nonno dall'alto delle sue passate esperienze in quei luoghi; io ero Pilota/Caposguattero.

Nell’85 finalmente in moto per la prima volta con la mia Guzzi V65 dell'82.


In seguito ho visitato il GrandeNord in molte altre occasioni, da solo o in compagnia di Giovanna, ottimo secondo in moto (come non averla), con Giovanni prima passeggero* e poi con due moto ( 1988*, 1990*, 1992 e 1995), con un amico diverso e due moto varie volte e anche più volte in auto con Giovanna.



Ora sarebbe il momento giusto di portare lassù la mia 
Honda CB500X-2019
dopo l’anno perduto per via del fetent-virus.

Per questo ho gradito la possibilità di vaccinarmi subito profittando dell'iscrizione all'Ordine dei Medici, anche se non esercito da cinque anni; e come medico in verità non ho mai esercitato, dedicandomi all'Odontoiatria.

L’ultimo viaggio in moto risale al 2018 in solitaria e l’ultimo in auto al 2019 con Giovanna.





In passato diciotto diverse moto mi hanno accompagnato nei miei viaggi al Grande Nord e nel 2021 per la ventisettesima volta tornerò lassù in moto, in solitaria; il viaggio è lungo e per poter dedicare il massimo del tempo a disposizione alla Scandinavia diviene conveniente un trasferimento autostradale veloce.

Quando lavoravo era già arduo ritagliarmi due intere settimane, ora che non lavoro più ben poco è cambiato, forse è quasi peggio.
Occorrono comunque due giorni per arrivare all'imbarco ad Hirtshals-Dk e poco meno per Rostock-D.



Il modo per guadagnare due giorni o quasi fra andata e ritorno c’è e l’ho messo in atto varie volte in questi anni: si porta la moto a Frederikshavn (DK) sul carrello e si parte in moto da lì.
La scelta di lasciare l'auto sulla punta dello Jutland permette di viaggiare in lungo e in largo nei tre Paesi Scandinavi recuperandola al ritorno senza dover fare molta strada in più rispetto a un viaggio tutto in moto con partenza e arrivo a casa, inoltre non si percorre neppure un chilometro in moto nelle trafficate autostrade Italiane, Austriache, Tedesche e Danesi (circa km 3.900 fra andata e ritorno).

Ho sempre posseduto un carrello e per la piccola CB utilizzo un nuovo piccolo carrello che consente il trasporto di una sola moto, con portata limitata a 280 kg. e peso a pieno carico 400 kg.; adattissmo per essere trainato con la mia T-Cross DSG benzina, tre cilindri turbo, 999 cc, 115 CV e una robusta coppia erogata già al di sotto dei 2.000 giri. La settima marcia piuttosto lunga permette consumi ridotti anche col traino fino a velocità prossime ai 100 km/h, con limite di legge a 80 km/h in autostrada.

Si è spesso indotti a tenere almeno 92/93 km/h (poco oltre i 2.000 giri nel settimo rapporto, regime già di piena erogazione di coppia) per non ostacolare i TIR specie nei tratti in cui c'è divieto di sorpasso per i veicoli pesanti, buon compromesso fra sicurezza, controlli di polizia e consumi.

 I sorpassi sono sempre agevoli e pronti sia in modalità Drive, configurazione in cui viene sfruttato di preferenza il rapporto più lungo in base a vari parametri e al tipo di guida, sia portando il selettore in posizione Sport con istantaneo passaggio a una o due marce inferiori.

Il cambio a doppia frizione è utilizzabile anche manualmente, manca solo il pedale frizione, modalità da me praticamente mai utilizzata; altra comodità il sedile anteriore destro reclinabile totalmente in avanti a creare un letto comodo e spazioso con gambe distese completamente nonostante le piccole dimensioni dell'auto.

Un'accoppiata auto/rimorchio molto azzeccata nonostante la piccola cilindrata, merito del turbo e dell'elettronica; non però gradevole come un diesel moderno, più parco e con erogazione di coppia di un altro pianeta a pari potenza; è un po' come viaggiare in treno, o quasi, senza dover subire le tariffe e la puntualità che comporta il treno.

Con un po’ di pazienza, molta musica, biscotti, grissini e cioccolato, telefono collegato all'auto, banane, mandarini e mele, cambio automatico, climatizzatore, mantenitore intelligente della velocità impostata, mantenitore della corsia, capacità dell'auto di tenere la settima anche scendendo sotto i 70 km/h addirittura in salita, materassino gonfiabile e sacco notte in piumino d'oca anni 70 si parte al mattino verso le cinque, ci si ferma solo per esigenze di benzina, stomaco e altro, si dorme un po’ quando l’abbiocco incombe o quando l'auto si accorge che si sta esagerando e consiglia una sosta (sia in moto che in auto il momento ideale per una sosta anche brevissima è fra le due e le tre ore, almeno per me); il mattino successivo si attende l'apertura del  Camping Nordstrand di Frederikshavn verso le 8, ma nel 2018 aprì alle 9, dopo all’incirca 1.850 km. di autopallostrada (27 ore lorde media 68,5 km/h, 24 al volante media 77 km/h circa).



Viaggiando di notte, cosa che in moto non mi piace ma in auto si, è più facile ottenere qualcosina in più, con piccolo aumento del tempo dedicato al sonno (con sveglia attivata, per sicurezza).

Si sistema auto e carrello in una piazzola, si prepara la moto, una bella doccia e via all’imbarco per Goteborg a 2 km. dal camping, oppure per Kristiansand a 40 km., ad Hirtshals.
Insomma la seconda sera si potrà dormire in Svezia o in Norvegia, a seconda della nave scelta.

Mi capita a volte di prendere la prima nave in partenza, insomma decido al momento, come del resto spesse volte faccio anche durante il viaggio.


 Pago il camping per tutto il periodo di assenza (€120/150) per poter restare in possesso della chiave magnetica che mi permette l'utilizzo dei servizi igienici e della sbarra notturna per poter arrivare senza problemi di orario al ritorno e volendo caricare la moto, fare una doccia e partire; pagando soltanto la sosta risparmierei qualcosa ma le comodità hanno un costo.



Per il 2021 l’idea è più o meno questa di seguito:

- partenza da casa intorno alle 5 di mattina, i primi 400 km. fino a Innsbruck sono pesanti; direzione verso il Fernpass per fare un po' di strada in montagna e fare rifornimento, proprio al passo la benzina in genere costa poco e poi ci si scrolla di dosso per un po' l'autostrada; si percorre tutta la A7 dal confine Austriaco fino al confine Danese presso Flensburg, poi si prosegue in Danimarca; in Germania vanno messi come normalità una notevole quantità di cantieri stradali, lunghi fino a 20/30 km.: serve pazienza, come nel tunnel sotto l'Elba ad Amburgo; ma essendo buona l'organizzazione e la segnaletica, se il traffico non è eccessivo (di notte ad esempio) a volte basta rallentare soltanto.



- arrivo al camping Nordstrand in seconda giornata senza fretta, anche a mezzogiorno, imbarco per Goteborg alle 3,30 di notte dopo aver riposato un po' fino alle 2 e sbarco alle 7,30 del terzo giorno a Goteborg dopo una lauta prima colazione a bordo; resta anche il tempo di dormire un po' in poltrona fino verso le 6 aspettando di fare colazione; contrariamente alle mie abitudini prenoterò le due navi all'arrivo al camping per non rischiare sorprese, o forse anche prima, da casa: prima si prenota e meno si spende, in genere (https://www.directferries.it/)

- traghettando invece nel pomeriggio potrei passare la notte in Svezia per poi imbarcarmi alle 20 a Stoccolma con destinazione Turku, dove sbarcherò al mattino del quarto giorno pronto per partire dopo una cenetta e una prima colazione a bordo; ma il camping in Dk è già pagato ed evito una notte pagata due volte, inoltre ho tempo in abbondanza per l'imbarco a Stoccolma; dormire in nave in cabina interna senza oblò ma con servizi costa relativamente poco, si può cenare a prezzo fisso self service con un menu variato e senza limiti, bevande comprese e caffè, scartando a priori il ristorante di lusso: meglio spendere in benzina;

- da Turku dirigerò verso Neiden, al confine con la Norvegia, decidendo al momento se lungo la strada più breve o se alla ricerca di tratti sterrati, passando in ogni caso da Inari per poter ripercorrere la trentina di km. di sterrato fra Kittila e Pokka; nel 2003 imboccai lo sterrato a Pokka, scendendo, e all'unico bivio sbagliai e mi ritrovai in una foresta che pareva non finire mai; avevo la Basic R80GS col serbatoio da 32 lt ma avevo programmato il pieno a Kittila; trovai verso sera una fattoria che mi accolse mettendomi a disposizione un bungalow principesco per 30 euro e il titolare mi insegnò la strada per raggiungere Kittila; nel 2016 a quell'incrocio trovai normali tabelle di indicazione.


- visiterò poi le varie località che si affacciano sul mare a Nord, tutti luoghi già visitati in passato con meta ad Hamningberg, dove non sono mai arrivato:

Vardø to Hamningberg

L'ultimo tratto per Hamningberg;

    SommerNorge rundt fra veien til Hamningberg

- e ritornerò alla base attraversando la Norvegia da nord a sud senza un itinerario preciso, vedrò in ogni caso di rivedere l'Atlantic Road  in quanto il filmato che feci anni fa con Giovanna risultò inutilizzabile.

Come tutte le cose della vita anche il carrello ha vantaggi e svantaggi: 



- la Moto parte con gomme nuove, tagliando appena fatto e bagaglio ridotto in quanto servirà solo l’abbigliamento invernale e un buon completo antipioggia;
 il completo giacca-pantalone dovrà essere efficiente sia con il freddo e la pioggia, o la neve, sia con il clima primaverile del sud e il caldo umido che può capitare di incontrare ovunque, anche in Lapponia nell'estremo nord.

- il Pilota risparmia una notte in albergo in Germania ed ha un vantaggio di almeno mezza giornata riuscendo ad imbarcarsi comodamente in seconda giornata (cosa fattibile tuttavia anche in moto; volendo si fa tutto, nel 2002 feci il viaggio da Hirtshals a casa, km. 1.898, in 19 ore con la mia BMW R1150R, ma normalmente per arrivare ad Hirtshals una notte in albergo o in tenda uno fornito di chiappe nella media dovrebbe farla);


- il consumo superiore dell’auto viene ripagato dal risparmio dell’albergo;


- la guida col rimorchio è monotona, si va come i TIR con divieti di sorpasso frequenti, specie nei sempre presenti cantieri in particolare in Germania;


- si perde in libertà di improvvisare il viaggio durante il viaggio, auto e carrello vanno recuperati;


- in definitiva vedo più vantaggi che svantaggi, specie per chi come me il viaggio tutto in moto l’ha fatto più volte. 


Chi affronta il viaggio per la prima volta spesso ci tiene a farlo tutto in moto, vede questo viaggio come un viaggio-avventura; conosco gente che non approva questo mio modo di andare, ma io amo usare la mia moto preferibilmente su strade ideali per la moto; la mia 500 attuale poi in autostrada frulla a regimi piuttosto alti con conseguente ridotto comfort per il pilota e oltre i 100/110 i consumi tendono ad aumentare; non ho mai corso neppure con moto oltre 1.000 cc ma un conto è essere a 130 con una 500 e ben diverso esserlo con una 1.200 dovendo sorbettarsi 1.900 km. di autostrada.

Anni fa in due occasioni ricorsi al treno Verona-Hamburg e Verona-Berlino e ritorno, ma costi a parte l'appuntamento col treno al ritorno per me è troppo vincolante, mi perdo una giornata di piacere con il timore di avere un inghippo e perdere il treno.

Andare a CapoNord e dintorni non è affatto un viaggio alla portata di pochi, è un lungo viaggio su strade sempre belle e perfettamente asfaltate, neppure un metro di sterrato …. a meno che non lo si cerchi apposta.


In definitiva un viaggio alla portata di qualunque Pilota con un minimo di esperienza e di qualunque moto di qualsisi cilindrata e tipologia, meccanicamente in ordine, pneumatici rigorosamente nuovi, nulla di più; si viaggia in Paesi che offrono sicurezza ovunque, scarsamente abitati e con servizi di prim'ordine, oltretutto la notte è brevissima a sud e completamente assente fin da prima di raggiungere il Circolo Polare.

Oltre a poliziotti inflessibili e per nulla elastici pur se gentili c'è un solo pericolo che spesso viene naturale sottovalutare: gli animali vaganti; renne che si comportano come galline scappando immancabilmente all'ultimo momento dalla parte che non ti aspetti, alci dispettose che dapprima ti illudono ma poi non ti lasciano il tempo di fotografarle, volpi furbe che se ne fregano ma non attraversano quasi mai, lepri Abarth, pecore che dormono a bordo strada e uccelloni poco attenti che credono di aver sempre diritto di precedenza (mi ritrovai una volta un gabbiano ciccione che mi passò fra visiera e parabrezza come se avesse lui il verde). 

La presenza di queste creature giustifica i limiti di velocità a prima vista troppo bassi in tutto il territorio a fronte di strade adatte a viaggiare molto speditamente; l'ho capito troppo tardi, il giorno in cui nel 2011 la mia BMW R1200RT subì un danno di oltre 3.000 euro investendo una renna di circa 60 kg mentre viaggiavo a 80 km/h. La renna morì subito dopo, con tutto l'intestino fuoriuscito.

Il mio Angelo Custode si meritò un congruo aumento di stipendio e la quattordicesima mensilità, fece tutto lui.
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Da casa a Turku   km. 2.715 e due traghetti notturni - 3 giorni con sbarco la mattina del quarto

Un itinerario in Finlandia per chi non ha fretta   km. 1.580, fattibile in 3 giorni

Un itinerario in Finlandia puntando direttamente a Nord   km. 1.150, fattibile in 2 giorni

Da Inari a Neiden al confine con la Norvegia  km. 150 - 2 ore

Da Neiden ad Hammerfest 
km. 1780, fattibile in 3 o 4 giorni, oltre al tratto per Grense Jakobselv e Hamningberg attualmente non visualizzabili su Google Maps per chiusura invernale.

Da Hammerfest a casa  
km. 4.650 circa, di cui 1.850 con moto al traino, fattibile in 8 giorni, ovvero 9 o 10 nel caso si decida di visitare le Lofoten e si scelga di percorrere parte della RV 17 o altro ancora.
Tutto da decidere in relazione a stagione, voglia, tempo ancora disponibile, nostalgia di casa.

In definitiva viaggiando costantemente e senza esagerare occorrono dai 18 ai 21 giorni, trasferimento autostradale compreso.

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Di solito sto sulla moto dalle 7 alle 18 per poi dedicarmi alla ricerca di un posto per passare la notte, mi piace fermarmi possibilmente entro le 19 per poter fare con comodo tante cose: una doccia bollente, due passi in giro, cucinare, cenare, vedere foto e filmati della giornata, comunicare con Giovanna, predisporre le cose per perdere meno tempo al mattino; cerco di dormire da mezzanotte fin verso le 5,30 per partire abbastanza puntuale, il mattino è il momento ideale per viaggiare speditamente.
 

Conosco bene i luoghi, o almeno una buona parte del territorio, mi muovo quasi come sulle mie strade dell'Appennino; brevi soste per necessità della moto e mie, qualche sosta per fotografare o per guardarmi in giro e muovere qualche muscolo passeggiando; e se mi sveglio alle 3, per dire, è facile che approfitti per fare due o tre ore di strada in più.

Facendo il percorso interamente in moto meglio traghettare a Rostock all'andata e dirigere direttamente verso Stoccolma.
I tempi non saranno tanto diversi, giorno più giorno meno, idem riguardo la spesa.

Un discreto risparmio si può ottenere portando la tenda, in caso contrario la sistemazione ideale è il bungalow, presente in tutti i camping della Scandinavia. Meglio se la tenda è corredata di telefono con una App dedicata alle previsioni meteo del mattino successivo: potrebbe capitare di addormentarsi con un bel sole luminoso verso mezzanotte e svegliarsi al mattino con pioggia battente, freddo o nebbia (o neve).

Un pernottamento in tenda può costare dai 15 ai 30 euro, in bungalow dai 45 ai 100 euro a seconda della tipologia scelta: senza/con servizi e acqua corrente; mi rifiuto di spendere altre i 100 euro per principio, se sono solo.
In Hotel facile superare i 120/150 euro, ci vado malvolentieri solo se costretto.
Unico vantaggio la prima colazione in genere compresa nel prezzo ma non sempre in orari per me comodi.

Non ho mai pernottato in tenda fuori dai camping, alla Gionata Nencini intendo, e credo che mai lo farò, forse da grande.
Grande Gionata, mi piace molto guardare le sue dirette e i suoi filmati, c'è sempre da imparare qualcosa.
L'ho visto più volte a EICMA e simili ma era sempre impegnatissimo, non ho mai creduto opportuno fargli perder tempo.

La doccia calda nei servizi del camping richiede in genere da 1 a 3 euro, circa 5 minuti ad euro. Almeno una moneta di scorta per non dover uscire completamente insaponati.

Nei bungalow più costosi acqua bollente a volontà (ad almeno 99 gradi, attenzione).

Portando una piccola scorta da casa la spesa per l'alimentazione è tipo da noi a patto di evitare i ristoranti,  scegliendo invece le numerose cafeterie, un piatto unico di carne o pesce e relativi contorni costa dai 15 ai 25 euro (mi riferisco al 2019), nei supermercati i prezzi sono allineati ai prezzi di Bologna o poco più alti, la benzina è al livello nostro, o almeno lo era nel 2019:

https://it.globalpetrolprices.com/Norway/gasoline_prices/

https://it.globalpetrolprices.com/Finland/gasoline_prices/

https://it.globalpetrolprices.com/Sweden/gasoline_prices/

Come regola cerco di cenare a base di pesce, merluzzo o salmone lessato comprato fresco o surgelato, o braciola di maiale; pane, verdura, formaggio, frutta; a colazione the, marmellata, pane, nutella, frutta; lungo strada pane, formaggio, una mela o una banana o un bel gelato Magnum; se piove o è particolarmente freddo o sono affamato più del solito trovo una cafeteria per un piatto unico di carne o pesce con contorni vari; nel pomeriggio compro in un grande magazzino ciò che mi serve per la cena e la prima colazione; tonno in scatola, maionese in tubo e pasta in dosi sottovuoto da 70 grammi e riso li ho da casa, come pure olio di oliva e zucchero in bustine. Il che mi porta a perdere in media i due/tre kg. in più depositati immancabilmente sotto forma di maniglie e pancetta durante la vita normale.

Bastano due giorni di questa vita per tornare all'agilità di un tempo passato, alla facilità di fare ogni cosa senza più essere limitato dagli acciacchi che la "giovinezza" si porta appresso, insomma in due giorni ritorno al me stesso di trenta anni fa.
Utilizzo la moto tutto l'anno con ogni meteo girando soprattutto in Appennino per uscite di mezza o una intera giornata, a fine maggio il girello si trasforma in viaggio e posso fare ciò che mi piace fare da mattina a sera in luoghi che amo e su strade in cui posso girare libero e felice, per questo la preferenza del viaggio in solitaria.

Un caro Amico che viaggia su Africa Twin visiterà quei luoghi più o meno nello stesso periodo, se combineremo faremo in modo di incontrarci in zona Inari o anche più a sud (dipende dalle sue decisioni, a me va benissimo ovunque lungo il percorso da Goteborg o anche da Frederikshavn) per girare insieme alcuni giorni; ci lasceremo probabilmente sulla strada del Sud dopo aver fatto tappa insieme a NordKapp, io galopperò spedito verso casa, lui avrà più tempo per godersi la Norvegia, è al suo primo viaggio in quei Paesi e ha priorità parecchio diverse dalle mie.

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La moto parte con circa 20mila km. all'attivo, appena tagliandata, con pneumatici nuovi: penso di montare Continental TKC 70.

E' attrezzata con due borse laterali in alluminio (circa 30 lt. cadauna) e con un bauletto (circa 15 lt.) dello stesso materiale.
Essendo la CB appena uscita quando la presi (maggio 2019) mi rivolsi a un artigiano per costruire attacchi, borse e baule, ora si trova tutto in commercio. Gli attacchi sono tuttavia Givi Monokey e le valigie possono volendo essere montate in posizione avanzata quando non c'è il passeggero.
Una piccola borsa da serbatoio (12 lt.) fornita da Honda con relativo cappuccio antiacqua completerà la dotazione.
Escludo qualsiasi zainetto che dopo qualche ora potrebbe dar fastidio.

Il bauletto lo utilizzo praticamente sempre durante l'anno, comodo per la chiusura a chiave e facilmente accessibile senza dover interferire col resto del bagaglio per via dell'apertura in senso laterale, in particolare quando la borsa fissata alla sella è molto grande; conterrà la spesa del giorno oltre a ciò che potrebbe servirmi al momento durante la giornata: guanti di ricambio, fotocamera, videocamera, telefono di scorta, salviette umide, acqua, un piccolissimo cavalletto per qualche autoscatto, occhiali per leggere, occhiali neutri trasparenti e da sole.
Nel caso la spesa fosse ingombrante potrebbe essere fissata con due cinghiette sopra ai borsoni sulla sella, non mi piace farlo ma per le poche ore residue di viaggio dopo la spesa si può fare.

Da qualche anno non ho più l'imposizione degli occhiali alla guida, quando l'avevo li odiavo, ora a volte li m
etto: mi piace tenere la visiera leggermente aperta e gli occhiali danno sicurezza, in alternativa agli occhiali uso la visiera scura interna mobile del casco (gli occhiali scuri danno difficoltà ad adattare la vista entrando in galleria specie in giornate molto luminose e si rischia di percorrere un tratto completamente ciechi).
 

Per le foto e i filmati al volo userò il telefono, tenuto nella tasca anteriore sinistra della giacca.
Il portafogli con i documenti personali e i pochi contanti per la giornata sarà nella tasca inferiore destra della giacca.
I documenti della moto sono nel bauletto insieme alla chiave di ricambio della moto e dell'antifurto.
La chiave delle valigie e del baule e quella dell'antifurto sono nella borsa da serbatoio attaccate a un nastro di stoffa da mettere al collo aggiungendo anche la chiave in uso se la moto deve restare ferma incustodita.

 
L'utilizzo del contante è davvero raro, evitando così le monetine di resto che poi nessuno vuole: per ogni tipo di acquisto, anche una singola banana, meglio una carta tipo VISA o Maestro o un Bancomat internazionale, utile quest'ultimo anche per eventuali piccoli prelievi di contante in valuta locale, o una carta ricaricabile direttamente tramite il conto corrente.

In Norvegia lo sportello Bancomat è indicato come Minibank, in genere i prelievi possibili sono limitati al corrispondente di 250/300 euro per volta.
Consigliabile avere anche un bancomat di scorta.


Sono diffusi punti di erogazione carburante in cui il contante non è utilizzabile e l'eventuale negozio abbinato non è detto abbia a che fare con la vendita del carburante.
Anche i piccoli traghetti interni offrono la possibilità dell'utilizzo del danaro elettronico.
Insomma il contante può essere utile unicamente per il pagamento del camping nel caso ci si trovi ad alloggiare in piccole strutture in luoghi isolati di proprietà di privati che preferiscono questo tipo di pagamento o non hanno un terminale e anche per fare la doccia nei servizi comuni del camping (monete da 10 corone che in genere il gestore ha pronte).
Meglio utilizzare valuta locale, in genere l'euro viene accettato ma l'arrotondamento non è certo a favore del turista e l'eventuale resto è in monetine locali.


I pedaggi stradali che frequentemente vengono applicati in Norvegia non interessano quasi mai le moto e in caso contrario arriverà prima o poi la fattura direttamente a casa; se c'è un addetto, come per entrare nel piazzale a NordKapp, si paga con una carta o bancomat.
In genere preferendo utilizzare la carta con firma viene richiesto un documento, dunque meglio utilizzare il PIN a 4 o 5 cifre.

 
Una borsa floscia di circa 80 centimetri, diametro 30, sarà posizionata di traverso sulla sella posteriore, risultando larga quasi quanto le borse laterali, che faranno da ulteriore supporto.
Sarà la borsa sulla sella a portare il peso maggiore in modo da non interferire con il bilanciamento della moto: scarpe per dopo-moto, ciabatte per la doccia, asciugamano e telo da bagno, sacco-notte, lenzuolo per isolarsi dal materasso nei bungalow (meglio bicolore per ricordare il lato da mettere a contatto con la nostra faccia), insomma tutto ciò che non entra nelle borse rigide.
 
Portando la tenda serve un secondo sacco dedicato di dimensioni inferiori che la contenga, in modo da poter aprire la tenda appena individuato il posto specie in caso di minaccia di pioggia, per poi poter ficcare dentro alla tenda tutto ciò che è bene non si bagni.
Oltre alla tenda la paletteria, i picchetti e il mazzuolo.
Tutto il resto nel sacco grande posizionato a contatto della sella, il sacco con la tenda al di sopra.
Potendo così effettivamente montare la tenda come primo atto e mettere al riparo tutto ciò che occorre per la notte.
Alla ripartenza invece tutto verrà stivato nel sacco grande e fissato sulla sella, la tenda verrà smontata come ultimo atto e caricata sul sacco grande già fissato.
Se bagnata non bagnerà il resto, se piovesse null'altro si potrà in quanto uscirà dalla tenda nel sacco grande già chiuso.
 
Le borse laterali e la o le borse flosce sulla sella non conterranno nulla che possa servire durante la giornata per evitare l'apertura e/o la rimozione delle borse stesse: la borsa laterale destra sarà utilizzata pricipalmente per la cucina, cioè provviste, tegami, posate, piatti di carta etc., la sinistra per biancheria, guanti da non utilizzare in giornata, abbigliamento per dopo-moto, MacBook e caricabatterie 220 V per i vari aggeggi al seguito, oltre ai contanti di scorta (3/400 euro in carte da 20 e 50 che normalmente riporto a casa intatti).

Ho preferito non montare il cavalletto centrale in quanto la moto è piccola e ben gestibile in sosta e nei traghetti, la stampella laterale monta un allargamento della base onde evitare affondamenti nel terreno.
Nei traghetti interni la moto viene parcheggiata sulla stampella laterale con la prima innestata, senza legature di sicurezza; nei traghetti in mare aperto vengono fornite cinghie a cricchetto atte ad assicurare la moto che va bloccata con la stampella laterale aperta e non con il cavalletto centrale, scongiurando il pericolo di ribaltamenti con mare molto mosso.
Può risultare utile una cinghietta o un elastico per bloccare la leva del freno anteriore per ulteriore sicurezza ma mi sono sempre sentito sicuro innestando la prima, cosa che faccio normalmente anche in una sosta normale (sia per mantenere bloccata la moto, sia per mettere partire evitando il klunk all'innesto della prima).

Pur portando la tenda potrò mantenere anche il bauletto, preferendolo alla piastra allargabile realizzata per accogliere una seconda borsa smontando la piastra supporto del baule.
Detta piastra, robusta e sostenuta posteriormente da due tubi ancorati in basso alla traversa che unisce i due attacchi delle borse passando davanti al portatarga, è in grado di reggere anche due borse grandi, ma la utilizzo soltanto nei viaggi in coppia.
Tenda e sacco notte in piumino d'oca comportano un aggravio di circa kg 5,5 , oltre al mazzuolo e al materassino autogonfiabile, direi circa 7 kg in tutto.
Come peso è poco influente se sistemato sulla sella al posto del passeggero, il volume al contrario non è indifferente.
Limiterò le dimensioni del sacco ad una lunghezza di 80 cm in modo che non ecceda la larghezza fuori tutto delle valige laterali (circa 84 cm), diametro 30:
sacco notte pesante, sacco leggero, cuscino gonfiabile, materassino autogonfiante, lenzuolo per coprire il materasso nei bungalow, interni di giacca e calzoni, guanti, abbigliamento, scarpe e ciabatte per dopo-moto, asciugamani, calzoni da pioggia e altro, previa prova.

Circa 16 kg sulla sella (sacco grande e sacco per la tenda , entrambi trasversali, uno sull'altro, non sporgenti dal fuori tutto delle borse laterali).
Circa 14 kg le due borse laterali (7+7).
Circa 4/5 kg il bauletto.
Peso dei contenitori metallici compreso.

Circa 2 kg il borsino da serbatoio.
 
Tutto da verificare in occasione della prova su strada della moto in assetto viaggio.
Il bagaglio più pesante e ingombrante sono io, circa 76 kg + l'abbigliamento.
La moto è data per 197,5 con il pieno, diciamo 200 kg. con gli attacchi metallici borse/baule.
Insomma i 48 CV del bicilindrico devono sciropparsi più o meno 330 kg di zavorra, circa 6,9/7 kg/CV.
Un rapporto peso/potenza quasi da MotoGP !!!

Senza tenda al seguito il bagaglio si alleggerisce e soprattutto è sufficiente una unica borsa grande sistemata sulla sella, ma nel contempo la spesa per ogni pernottamento è come minimo doppia se non tripla.
E manca la sicurezza di poter dormire al coperto qualsiasi cosa accada.
Diminuisce anche l'impegno ad ogni arrivo e ad ogni ripartenza, inoltre il sacco notte invernale diviene inutile.
Come per altre decisioni dipenderà da come mi andrà di fare al momento della partenza, metteròc omunque la tenda in auto con relativa sacca (il sacco-notte per dormire in auto è lo stesso che serve in tenda), mi piace la vita da tenda ma sopra il Circolo Polare le temperatue notturne dopo 12 ore sulla moto spesso inducono ad optare per un bungalow fornito di riscaldamento, va bene essere dei Duri ma poter scegliere è sempre una cosa gradita.

Pernottando in bungalow basta un sacco notte leggero e un telo per isolarsi dal materasso (a volte non proprio pulitissimo: mi riferisco in particolare agli animali da compagnia che dormono nei bungalow ma anche a certi umani) e un piccolo cuscino gonfiabile.
In caso di freddo potrò indossare l'intimo invernale (ne porterò due) al posto della maglietta di cotone con cui dormo abitualmente.
La tenda impone l'utilizzo di un sacco notte invernalein quanto le notti possono essere molto fredde anche col bel tempo e con giornate calde.

 
Farò alcune prove sulla sistemazione del bagaglio in modo da non portare cose inutili e non lasciare a casa niente di indispensabile.
Con l'esperienza il bagaglio si riduce anno dopo anno, la sistemazione ideale però la si trova in genere verso il terzo/quarto giorno di viaggio e il tempo che intercorre fra risveglio e partenza cala di conseguenza dall'ora e mezza dei primi giorni a poco più di un'ora, barba compresa.

L'abbigliamento in viaggio:

- Giacca Clover Crossover Wp4  nero/giallo-fluo - tre strati: termico rimovibile interno, antipioggia rimovibile intermedio, esterno laminato ma con numerose cerniere non a prova di pioggia. 
L'antipioggia va indossato come strato esterno, stessi colori, in caso di pioggia insistente o violenta. Può' essere riposto nella tasca posteriore inferiore non volendolo indossare.
L'antifreddo può essere utilizzato nel dopo-moto come giubbetto, rivoltandolo.

- Pantalone Spidi Thunder H2OUT nero/giallo-fluo - due strati: interno antipioggia H2Out rimovibile. Il materiale H2Out di Spidi è valido per la pioggia ma meno traspirante del Gore-Tex, in giornate calde preferisco rimuoverlo e pertanto mi occorre anche un pantalone antipioggia esterno: utilizzo un pantalone molto valido di BMW (Rainlock 2) che può servire anche come antifreddo in caso di temperature estreme.

- Stivali TCX Clima Surround GTX Gore-Tex - validi per ogni temperatura e con pioggia

- Guanti mezza stagione BMW Gore-Tex + sopraguanti da pioggia a 5 dita o sopraguanti 4 dita unite con pollice separato
- Guanti invernali BMW Pro Winter 2
- Guanti invernali Tucano Urbano (doppio guanto con anulare e mignolo uniti nel guanto esterno) 
- Guanti riscaldati FIVE5 HG3 (Heating Tehnology, tre coppie di batterie per un'autonomia da 7,5 a 12 ore )
- Guanti estivi BMW GS Pro

Le mani sono il punto critico in caso di freddo intenso, peggio ancora se con pioggia battente o neve.
Meglio disporre di ricambi per ogni evenienza, sfilando un guanto con la pioggia poi reindossarlo è una manovra a volte impegnativa con le mani umide, un paio di guanti asciutti di scorta è prezioso.
Il doppio guanto Tucano si infila abbastanza bene ugualmente: prima l'interno asciutto che si indossa senza particolari difficoltà poi l'esterno per forza di cose già umido, ma scivola abbastanza bene sul guanto già indossato.
La mia moto è priva di paramani e di manopole riscaldabili elettricamente, la comprai nuda non avendola provata e nuda è rimasta.
Il guanto FIVE5 HG3 ha il limite della durata delle batterie, con due coppie o meglio tre di batterie si copre l'intera giornata.
Il suo plus rispetto alle manopole riscaldate consiste nel riscaldamento esteso al dorso della mano; per il resto è un valido guanto da freddo moderato se utilizzato senza riscaldamento.
Ho preferito guanti con batteria, non dipendenti da un attacco alla batteria della moto, perchè penso che la loro minor efficienza sia compensata dal vantaggio di non essere vincolati alla moto.
Se il freddo dirà sul serio userò anche i copriguanto da pioggia Dainese, esattamente di misura con  i guanti Five.
Con i guanti BMW, più grossi, userò dei copriguanto capienti a quattro dita unite+pollice.

Bande riflettenti fluo Spidi alle braccia o alle gambe (per pioggia, nebbia, tunnel ... ma anche sempre, maglio farsi vedere)

- Boxer cotone che non provochino fastidi fra inguine e coscia e al contenuto principale per cuciture sporgenti o ruvide (come anche per il sottocasco, può convenire calzare il capo rovesciato lasciando le cuciture sporgenti all'esterno).
 
- Intimo estivo antisudore: maglia manica corta + calzamaglia, con asciugamento veloce
- Intimo per freddo moderato: maglia + calzamaglia
- Maglia media sottile ma calda da indossare sopra all'intimo: per freddo vero
- Maglia supplementare più consistente da usare per freddo eccezionale, sola o in più
- Scaldacollo in pile
 
- Tubolari da palestra, al ginocchio (indossati alla partenza)
- Calze invernali sottili Tucano Urbano, al ginocchio
- Calze invernali di scorta

- Sottocasco integrale SIX2  (2)
- Sottocasco integrale in cotone
- Sottocasco/sottogola Balaclava Spidi H2out: per pioggia e/o grande freddo (da indossare esterno alla giacca per impedire passaggio di acqua al collo, punto debole con pioggia insistente e/o violenta)
- Bandana in cotone (alla partenza)

- Giacca antipioggia/antivento già in dotazione alla giacca Crossover come strato intermedio sopra lo strato antifreddo rimovibile, si indossa come strato esterno in caso di pioggia violenta e insistente, ha gli stessi colori della giacca, ben visibile

- Pantalone antipioggia BMW Rain-Lock 2, da indossare in alternativa o in aggiunta allo strato interno H2Out rimovibile del pantalone Spidi Thunder in caso di pioggia violenta e/o insistente (per evitare che il pantalone esterno si impregni dopo una mezz'oretta) o con pantalone senza interno in caso di pioggia inattesa, specie con temperature estive quando lo strato interno H2OUT impedisce in buona parte la traspirazione.
Può aiutare anche in caso di freddo tosto.

- Casco SHOEI Neotec con visiera interna scura retrattile + visiera antifog Pin-Lock + auricolare Midland BTX1 FM x GPS e telefono
Porto volentieri gli occhiali per sicurezza viaggiando con la visiera alzata, ma può essere pericoloso entrare in un tunnel buio indossando occhiali scuri: meglio occhiali neutri e visiera retrattile scura o (col freddo e/o la pioggia) niente occhiali

- Cappellino o cuffia calda per le soste prolungate ai traghetti o nelle passeggiate (mai successo che me lo sia ricordato).

- Smartphone LG-H840 (telefono, WA e Hot-Spot WiFi)
- Smartphone LG di scorta (solo telefono di emergenza, sempre sulla moto, datato ma ancora in efficienza)
 
- MacBookPro 13 Mid 2014 - Big Sur Mac OS 11.2.3
- Sandisk SSD Extreme 500 (240 GB) USB (per archiviazione foto e filmati).
- Chiavetta USB 16 GB
 
- Power Bank Aukey 20.000 mAh USB (per ricarica emergenza smartphone (4 ricariche))
- Adattatore USB sulla presa 12V della moto (per ricarica Power Bank in viaggio)

- Fotocamera Panasonic DMC-TZ7 Lumix datata ma ancora valida, ottica Leica
- Videocamera Drift HD 1080P con microfono esterno collegabile via cavetto, datata ma valida per le mie esigenze

- Ciabatta con tre prese femmina e spina tedesca + adattatore per prese tedesche

- Carte Geografiche: Europa, Scandinavia, Finlandia e Norvegia, è raro che debba guardarle.

- Misuratore pressione pneumatici al manubrio - Molto utile con pneumatici tubeless che in genere in caso di        foratura si sgonfiano lentamente, viene segnalato tempestivamente il calo di pressione e/o l'aumento eccessivo di temperatura
 
- TomTom Rider 500 + borsino: per segnalazione superamento limiti di velocità, distributori, camping (e itinerari).

Dopo tre navigatori per moto defunti precocemente (un TomTom Rider e due Zumo 550) avevo rinunciato da molto tempo al quarto, usando lo smartphone come navigatore e le classiche carte stradali pieghevoli.
Poi ho preso il TomTom con attacco sul traversino sopra alla strumentazione e alimentazione sotto chiave.

Emergenza forature

- Minicompressore 12V Slime fornito di morsetti con fusibile per collegamento diretto alla batteria con prolunga SAE + kit riparazione tubeless BMW + accessori e mastice.
- Alcune viti appuntite di varie sezioni, testa piatta e a spire larghe, 3 centimetri circa di lunghezza: scelta  la sezione della vite un po' in eccesso rispetto la dimensione del foro, la vite va forzata con cacciavite nel foro del tubeless nel caso la causa della foratura sia stata centrifugata via con immancabile sgonfiamento: riparazione d'emergenza veloce e semplice specie in caso di pioggia (suggeritami dal mio gommista).

Emergenze varie

- Telefono per chiamare il soccorso meccanico o medico, è l'attrezzo più importante.
- Fascette di plastica autobloccanti di varia misura (al posto del filo di ferro dei bei tempi andati).
- Giubbetto fluo omologato da indossare in caso di sosta di emergenza (se non indossato già in viaggio, ma con la giacca fluo non lo indosso più).

Polizia 112 - Norge 
    0961011111 - 158 - Svezia
Ambulanza e Guardia Medica 113 - Norge 
    155 - Svezia
Carro attrezzi 02222 - Norge (anche 08 505)
     (+358) (0)9-774 764 00) - FIN

Informazioni stradali 115 - Norge

Informazioni Norvegia

Svezia
Finlandia

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Qualche annotazione in verità mooolto poco seria
per Veri Duri (Brutti, Sporchi e Cattivi), tanto per distrarsi un po'
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Medicinali al seguito

Pur con il tesserino da medico ebbi difficoltà in una farmacia di Bodø ad ottenere antibiotici adeguati per un amico Farmacista che si ammalò in viaggio nel 2008.
E l'assistenza in ospedale fu di livello assai inferiore alle nostre aspettative, tanto che il mio amico dovette rientrare in Italia in aereo dopo qualche giorno lasciando la moto.
E' richiesto il tesserino sanitario per accedere ai servizi.
Mentre sto scrivendo si parla di Passaporto Sanitario, si vedrà.

- Antibiotici a largo spettro
(in quantità sufficiente per almeno 6 giorni) in compresse (o iniettabili).
- Antidolorifici
- Antinfiammatori
- Antidiarroici
- Acqua ossigenata 12 volumi
- Garze e cerotti
- Collirio lacrima naturale
- Salviette umide disinfettanti (mani e altri distretti in caso di emergenza di tipo intestinale)
- Forbici (indispensabili soprattutto per .... pareggiare un'unghia danneggiata)
- Set di emergenza Norma DIN 13167, obbligatorio nei paesi attraversati, in corso di validità

- Medicinali assunti regolarmente per prescrizione medica, in quantità sufficiente + scorta.

- Ago e filo
(per eventuali strappi o bottoni a penzoloni)
- Guanti in lattice (per eventuali piccoli interventi sulla moto o altro)

L'abbigliamento in dopo-moto:
 
- tuta comoda da ginnastica (per temperature medie o peggio)
- interno termico della giacca (utilizzabile anche come giubbotto dopo-moto dopo averlo rivoltato)
- scarpe a prova di pioggia (leggere, non ingombranti, comode per passeggiare, a tenuta in caso di pioggia)
- ciabatte per doccia (per non beccarsi dei funghi e valide per il trasferimento dal bungalow o tenda ai servizi)

Il viaggio fatto completamente in moto dal mio punto di vista ha un lato negativo: il lungo e piuttosto monotono tratto autostradale, in particolare al ritorno.
Ma se il tempo disponibile lo permette si può interrompere l'autostrada e godersi le strade normali.
Evitando Monaco, ad esempio, si risparmia una cinquantina di chilometri passando per il Fenrpass e riprendendo la A7 al confine con la Germania, una boccata di ossigeno dopo la A22 del Brennero, pur essa evitabile percorrendo la SS12 da Verona Nord.

- Sistemazione del bagaglio -

Disposizione da verificare e testare su strada prima della partenza.

Borsa destra

MacBook Pro 13

medicinali
cinghiette scorta  3
 coppie di lunghezza diversa

fascette plastica misure varie
nastro americano + nastro adesivo di carta
kit riparazione gomme e compressore + 4/5 viti misure varie
manometro gomme

caricabatteria 220 V x telefono, MacBook, guanti
riscaldati (con cavetto sdoppiato)
carica batteria 220 volt x fotocamera
carica batteria 220 volt ->
2 cavetti USB maschio (maschi diversi):
        cavetto USB per TomTom Rider
        cavetto USB per videocamera e cavetto x
Midland (simili)

       
maglietta tecnica manica corta (indossata alla partenza)
calzamaglia estiva antisudore (indossata alla partenza)
tubolari da palestra (indossati alla partenza)
 
calze pesanti 2
maglia pesante

maglia pesante Salewa extra
-calda

magliette cotone
5 (solo per dopo-moto e per la notte) da gettare dopo l'uso
boxer cotone
8 (ne ho soltanto 8) da gettare dopo l'uso + 3 per scorta
calzini 3 (solo x dopo-moto, da gettare dopo l'utilizzo)

sottocaschi
3
bandana in cotone (indossata alla partenza)

intimo Salewa
(maglia+calzamaglia)
intimo Salewa old (per la notte in caso di freddo eccezionale)


chiavi auto di scorta attaccate al fondo con nastro adesivo

contante di scorta idem

kit emergenza sanitaria x moto
(Norma DIN 13167 in corso di validità)

La biancheria (magliette e boxer di cotone) è contenuta in buste sottovuoto con un solo capo per ciascuna, da aprire via via che vengono utilizzate.
Si tratta di biancheria dismessa da gettare dopo l'utilizzo, guadagnando spazio ed evitando cattivi odori.
I sottocaschi vengono lavati la sera poi riutilizzati appena asciutti, la testa pelata è micidiale per il sottocasco (e per il casco se non si indossa un sottocasco).

Borsa sinistra

cucina e provviste:

            set cucina
                    tegame medio + coperchio + padella + colapasta
                    posate (coltello-forchetta-cucchiaio)
            coltello grande per pane
            piatti carta 25

            tonno in scatola
2
            sgombro in scatola 2
            pasta 400 g. (in porzioni singole sottovuoto da 60/80 g)
            minestrone pronto in buste 2
            maionese tubo
            marmellata
di frutta vasetto piccolo o contenitori monodose
            nutella vasetto piccolo
            olio oliva + aceto in contenitori con chiusura di sicurezza
            sale grosso
            cioccolato fondente (x crisi da astinenza, sono fondente-dipendente) 
            zucchero bustine
     25
            the bustine
            15
            parmigiano

            biscotti
            formaggini monoporzione

Borsa serbatoio

porta-monete nella tasca esterna posteriore

occhiali da lettura 2
occhiali da sole
occhiali da guida neutri (da qualche anno non sono più obbligato all'uso di lenti)
power bank per ricarica smartphone in viaggio + cavetto
nastro da collo con chiave antifurto e chiave ricambio borse/bauletto

Bauletto

torcia+ torcia frontale + batterie di ricambio

copri borsa serbatoio antipioggia

documenti moto + chiavi ricambio (moto, borse e bauletto, antifurto)

telefono scorta carico

carte geografiche

fotocamera

videocamera + accessori x fissaggio al cavalletto, al casco e alla borsa sinistra
minicavalletto
per fotocamera (foto e filmati) e/o videocamera
borsino x TomTom

lubrificante catena


bottiglietta acqua potabile (difficile da reperire per strada, le acque in bottiglia sono care e spesso dolcificate o gassate)
banane  2 (per il primo giorno di viaggio)
spesa del giorno (pane, pesce o carne, frutta e/o verdura) da fare ogni giorno nel pomeriggio

bloccadisco fornito di cicalino antifurto (non per i ladri ma per non lasciarlo attaccato partendo)

Sacco a tubo grande (sulla sella) (3 cinghiette)


sacco notte leggero (+ sacco notte pesante in piumino d'oca solo se porterò la tenda)
interno giacca  (antifreddo)
interno calzoni (antipioggia)

guanti pesanti 
guanti riscaldati+batterie

tuta media pesantezza per dopo-moto
asciugamani faccia e cvlo + telo doccia
 (tutti in fibra asciugamento rapido)

scarpe+calze per dopo-moto

cuscino gonfiabile

borsino per bagno
                        rasoio: 3 lamette + schiuma piccola
                        forbici
                       dentifrocio + spazzolino
                        scovolini interdentali due misure
                        filo interdentale piatto non cerato
                        sapone liquido
                        shampoo in bustine 5
                        collirio lacrima naturale
                        medicinali assunti giornalmente

lubrificante catena (scorta)

Sacco a tubo medio (sopra al sacco da sella)  (Solo se porterò la tenda) (3 cinghiette) 

        tenda + picchetti + paletteria

        mazzuolo 
        materassino autogonfiante

Sacco piccolo (sopra coperchio valigia destra) (2 cinghiette)

sopraguanti pioggia 5 dita, sopraguanti pioggia 4 dita unite + pollice

pantaloni pioggia (da indossare esternamente in caso di pioggia inattesa con pantaloni senza interno)

Alla partenza in moto da casa

    moto pronta dalla sera precedente
            serbatoio pieno
            dati di viaggio azzerati
                trip 1 da azzerare ad ogni pieno
                trip 2 e consumo medio da azzerare a fine autostrada, a fine Scandinavia ed al rientro                                                                                                                                                                                                                                                    
    giacca e calzoni senza interno
    guanti estivi (o mezza stagione)
    tubolari da palestra
    maglietta tecnica maniche corte
    calzamaglia antisudore
    bandana in cotone


Partendo invece da Frederikshavn terrò conto della situazione del momento, il meteo là è variabile e una pioggia improvvisa è da mettere in preventivo come anche un repentino ritorno al sereno.
I guanti estivi comunque non serviranno, tutto il resto potrà servire per i primi giorni., per poi vestire come da noi nei tre mesi invernali.

La moto viene trasportata con le borse laterali e il baule montati, tutto il resto viene sistemato dopo averla scaricata dal rimorchio.

Ho anche un serbatoio in plastica della Givi da 2,5 litri con relativo supporto per il quale ho messo gli attacchi sul lato anteriore della valigia sinistra (il beccuccio da avvitare è a parte); deciderò se portarlo anche se in teoria inutile data l'autonomia effettiva della CB con serbatoio da 17,7 litri, però con 20 litri dovrei riuscire a fare con sicurezza almeno 550 chilometri senza vedere la riserva.
Credo che il recipiente resterebbe pieno per tutto il viaggio, con benzina austriaca.

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Tabella in costruzione (foglio elettronico), i dati riportati sono ipotetici pur se probabilmente vicini al vero, verrà compilata giornalmente con dati reali. In particolare si potrà registrare la spesa carburante ad ogni rifornimento con l'importo reale in danaro e litri, per ottenere dati il più possibile veritieri.
L'unica incognita è la mia voglia effettiva di farlo, ma non è assolutamente importante farlo, ai fini del viaggio: con i pagamenti elettronici tirare le somme è comunque agevole anche a viaggio terminato.

Lavori in corso ......

Nella speranza che il virus vada a farsi fottere.